UNA POESIA (Natale 2008).

Pubblico una poesia di Giovanni Cristini sul Natale che un amico mi ha inviato. E’ bello condividerla.

Ho ricevuto il tuo                                                

Giovanni Cristini  (1925 - 1995)
Giovanni Cristini (1925 - 1995)
rosso ventaglio di versi
per Natale.
Lo ventilavano gli angeli
scuotendo le ali.
 
C’era la carta stagnola
che mi ricorda il laghetto
del presepio bambino,
e il vischio dal profumo
lieve di muschio,
l’arancia e il mandarino
e il traino sulla neve
dell’asinello divino.
 
La bottiglia di vino
era la verità del cuore
che si rallegra e la festa
al fuoco del camino
che brilla e arde nel fondo
tenacemente ancora contadino.
 
Ma oggi quale Natale
se sul dosso bianco di neve
più non arranca  l’asino
con il suo traino dorato;
 
se gli alberi del prato
non hanno più cristalli sulle dita,
e il torrente ghiacciato
più non muove il mulino;
 
se i cammelli hanno perso
la strada della stella
e la capanna è vuota
e sulla buia pietra del camino
non c’è che un po’ di cenere
e carbone?
 
Quale Natale se oggi
per la tua e nostra fame
non c’è più pane,
e per scaldarsi il cuore
l’uomo alza le mani
tremanti – quasi una resa mortale –
al freddo fuoco del televisore?

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