Durante la scorsa campagna elettorale avrei voluto pubblicare una lettera aperta al Presidente della Pro Loco garlaschese, ma non l’ho fatto. Certo, scrivere a posteriori quello che pensavo allora può sembrare pretenzioso e strumentale, ma credo sia opportuno farlo oggi.
L’acceso confronto tra le liste stava sconfinando con troppa disinvoltura nel campo personale e temevo che una richiesta di dimissioni di Alessandro Maffei da Presidente della Pro Loco avrebbe potuto aprire un fronte ancora più rissoso e poco utile al confronto politico e amministrativo su temi veri.
Allora pensavo infatti che la sua candidatura avrebbe potuto minare in qualche modo l’indipendenza della Pro Loco, ma non è stato visto come un problema da nessuno e nemmeno è stato colto come una opportunità. Per questo ho preferito rimandare.
Successivamente il nuovo Sindaco Farina ha nominato Assessore comunale Alessandro Maffei, il quale pochi mesi dopo ha assunto anche la delega alla Consulta Generale delle Associazioni di Garlasco ed è stato riconfermato Presidente della Pro Loco. Far notare oggi che forse c’è qualcosa di troppo, che qualche piccolo e involontario conflitto di interesse possa sussistere, non significa puntare il dito, nemmeno giudicare una persona. Rientra nelle mie funzioni di Consigliere comunale e occupa lo spazio del rispetto dei ruoli, della correttezza istituzionale e della tutela delle associazioni garlaschesi. Non sono in cattiva fede, chi pensa questo sbaglia, perché mi è capitato di collaborare con Sandro in svariate iniziative e di apprezzare la sua azione e il suo comportamento equilibrato. Tutti riconoscono la sua dedizione per la nostra città e vedono il fiorino rosso sfrecciare indaffarato per le vie della città dalla mattina alla sera.
Infine, ma non ultime, le recenti dimissioni di alcuni consiglieri delle Pro Loco. Anche in questo caso è necessario assolutamente preservare l’onorabilità dell’associazione e il lavoro appassionato di tanti volontari. Al contempo è indispensabile e doveroso fare chiarezza sulle motivazioni che hanno accompagnato l’uscita di questi membri dal direttivo della Pro Loco garlaschese. Sono cause molto serie, che vanno appurate nell’interesse di tutti e attorno alle quali è opportuno togliere ogni qualsivoglia ombra o tratto poco nitido, affinché nessuno possa farsi strane idee. Con serenità e responsabilità, perché il Comune partecipa concretamente alla vita di questa associazione ed è giusto capire cosa sia successo. Per questo richiederemo, attraverso gli strumenti più opportuni, un chiarimento in Consiglio Comunale sulla vicenda.
Non mi stanco di ripetere che non si tratta di considerazioni che interessano le persone, ma i ruoli che ricoprono. L’obiettivo è ben più grande: preservare il Comune di Garlasco, l’associazione e soprattutto le sue finalità (PRO LOCO!).